
La seconda vita di Don Most.
Prima di diventare Ralph Malph, Don Most aveva intenzione di fare carriera nel mondo della musica, ma le canzoni che gli piacevano – ossia “i classici americani tra swing e jazz, da Frank Sinatra a Nat King Cole” – erano considerate “vecchie, soprattutto rispetto a quello che stava arrivando. E così la mia vita è andata in un’altra direzione”. In ogni caso, “Happy Days” ha rappresentato per lui “un periodo importante”, vissuto “con un gruppo di lavoro eccezionale, davanti e dietro le telecamere. “Era uno show per famiglie, come non ce ne sono più oggi. La serie puntava su valori forti: la famiglia, l’amicizia, l’integrità”, spiega.
L’indimenticabile Ralph Malph, il simpatico studente dai capelli rossi della serie cult degli anni ’70 Happy Days, è diventato un distinto signore di mezza età, con tanto di completo scuro e gemelli ai polsini, che si è dato alla musica.
Anzi, è tornato alla musica. “A 15 anni, prima di iniziare a recitare, cantavo”.
Ma la musica che mi piaceva (i classici americani da Sinatra a Nat King Cole) era considerata vecchia, soprattutto rispetto a quello che stava arrivando. E così la mia vita è andata in un’altra direzione”. Da quattro anni la musica ha rifatto capolino nella vita di Most, trasformandolo in un crooner apprezzato.