Tom Bosley, famoso per il ruolo di Howard
Cunningham (il padre di Richie) nella serie
'Happy Days', e' morto nella sua abitazione
a Palm Spring, in California. Aveva 83 anni.
Bosley aveva ottenuto il suo primo successo
come attore a Broadway nel 1959 come
protagonista del musical 'Fiorello!' che
raccontava la storia del famoso sindaco
italo-americano di New York Fiorello La
Guardia. Ma era stato il ruolo di Howard
Cunningham in Happy Days a rendere il suo
volto familiare agli americani. Tom Bosley
interpretava anche lo sceriffo Amos Tupper
nella serie televisiva 'La Signora in
Giallo'. Nel 1994 aveva rivestito il ruolo
di Maurice nella versione di Broadway de 'La
Bella e la Bestia'. Tom Bosley era nato a
Chicago il primo ottobre 1927 da Dora e
Benjamin Bosley. Malgrado avesse impersonato
nella sua carriera di attore sacerdoti
cattolici e protestanti, era di fede
ebraica. Dopo il successo conseguito a
Broadway con Fiorello, che gli aveva fatto
conquistare anche un Tony Award, si era
trasferito a Hollywood dove aveva
interpretato nel 1964 'Strano Incontro' con
Natalie Wood. Nel 1967 aveva girato
'Divorzio all'americana' e 'Guerra, amore e
fuga'. Ma era stato il mezzo televisivo a sfruttare nel modo migliore le doti di simpatia e di umanita' dell'attore. Aveva partecipato a numerose serie televisive ma il ruolo del bonario Howard Cunningham in Happy Days era diventato il suo personaggio di gran lunga piu' famoso. Era il commerciante di ferramenta più famoso del mondo, un adepto della «Loggia del Leopardo» e soprattutto l’uomo che col suo inattaccabile buonsenso metteva un freno alle sparate di Fonzie e ai sogni rock’n’roll del figlio Richie Cunningham e dei suoi amici Potsie e Ralph. Tutti lo conoscono come Howard Cunningham, una delle caratterizzazioni più efficaci del serial Happy Days ma Tom Bosley era un attore di lungo corso e di grande versatilità. In Happy Days papà Cunningham, coi suoi consigli e le sue battute, era il prototipo di quei padri americani conservatori e un po’ bigotti ma al tempo stesso aperti alla rivoluzione giovanile. Solo la (finta) svampita moglie Marion lo mette sotto con battute al tempo stesso candide e taglienti; per il resto il suo faccione pacioso tiene a bada persino il ribelle machismo di Fonzie. |
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Nei serial televisivi si faceva ricordare
anche quando non era protagonista. Nella
popolarissima serie La signora in giallo è
stato a lungo a fianco della scrittrice
ficcanaso Jessica Fletcher (Angela Lansbury)
nei panni dello sceriffo Amos Tupper, molto
ben caratterizzato come tutore della legge
di una cittadina del Maine. Tra i ruoli che
lo hanno visto da protagonista i film tv I
racconti di padre Dowling (ancora oggi in
onda su Hallmark) dove interpreta un
prete-investigatore sulle orme di Padre
Brown, ma Bosley ha lavorato anche in Marcus
Welby (progenitore di Dr House) e nel mitico
(per gli americani) episodio pilota di Night
Gallery diretto da Steven Spielberg e con
protagonista Joan Crawford. Bosley debuttò
alla grande nel musical nel 1959, vincendo
un Tony Award (l’Oscar del teatro) con il
musical Fiorello dedicato al tre volte
sindaco di New York Fiorello La Guardia, e
nonostante il grande successo televisivo non
abbandonò mai il teatro. Nel 1994 ad esempio
ha ricoperto il ruolo di Maurice nel musical
broadwayano La bella e la bestia ma la sua
carriera non si è mai interrotta. Nel 2008 ha girato - sempre per Hallmark - il film tv Charlie & Me e pochi mesi fa era tornato in teatro al fianco di Jennifer Lopez in The Backup Plan, anche se il suo fisico era già indebolito e minato dall’infezione virale che lo ha portato via ai suoi affezionati spettatori - soprattutto giovani - che nel pazzo mondo dell’«american graffiti» ricorderanno sempre la pacata saggezza di Howard Cunningham. Aveva appena completato il trattamento di chemioterapia per un cancro del polmone, che è gli era stato diagnosticato cinque mesi fa, quando ha sofferto di insufficienza cardiaca, ha detto sua moglie, Patricia Carr. La famiglia chiederà di fare donazioni per la lotta contro il cancro. |
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IL RICORDO DEI COLLEGHI Henry Winkler, Fonzie di "Happy Days", ha detto "siamo sotto shock, ho parlato con lui poche settimane fa, Tom Bosley è stato un membro della mia famiglia, dentro e fuori la scena. Abbiamo recitato insieme, viaggiavamo insieme e giocato a sciarade insieme, ha detto Winkler. "Era un marito amorevole, un padre innamorato pazzo e un nonno fantastico. Tom Bosley, somigliava molto al suo personaggio Howard Cunningham nella serie televisiva "Happy Days" ha recitato in modo esuberante e divertente e il rapporto tra lui e Marion [Ross] fuori dallo schermo, era grande. Lo chiamava' Oh, Tommm '. E 'stato fantastico. Winkler sottolinea anche che l'attore è stato un modello positivo sul set e anche negli ultimi giorni della sua vita, era sempre disponibile ad offrire consigli paterni al cast. Chi ha lavorato con lui è stato molto fortunato perché ha regalato una enorme quantità di esperienza e di talento meravigliosi. E' stato uno dei nostri attori migliori. Eravamo una famiglia sul set per 10 anni e una famiglia vera per più di 30 anni. Egli non sarà mai dimenticato dalla famiglia Winkler e dal mondo". Ron Howard (Richie Cunningham) ha detto, L'intuizione di Tom, il talento, la forza di carattere e tempismo comico fatto di lui una figura vitale centrale nell'esperienza Happy Days". "Tom dato l'esempio, e ci fece ridere tutti mentre doint. Le mie ultime conversazioni con Tom erano sull'amore di vivere e la pace della mente che ha sempre mantenuto durante tutta la sua vita piena e gratificante. Mi manca già." Marion Ross, la moglie di Bosley, nello show, ha detto alla Associated Press: "E' stato mio marito per anni e il padre della società per svariati motivi. Era così intelligente che poteva risolvere la fine di una battuta o una scena sul posto. Abbiamo fatto una coppia perfetta. " |
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Adesso riposa a: Forest Lawn Memorial Park
(Hollywood Hills) Los Angeles - California,
USA Plot: God’s Acre, 1738, space 4 TOM BOSLEY 1927 - 2010 AMATO MARITO, PADRE, NONNO, FRATELLO, ZIO FIORELLO, SCERIFFO, PRETE... E PER SEMPRE MR. CUNNINGHAM SONO ALLA DERIVA, SOGNANDO TE FINO A CHE DOMANI ARRIVA. |
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