LO SAPEVI ?

Le curiosità  su Happy Days


Sapete come è nato Happy Days ? ve lo diciamo noi.
Happy Days iniziò come programma pilota nel 1971, con il titolo "Una nuova famiglia in città"; prodotto da Gary Marshall per la ABC. Il programma aveva alcuni degli stessi personaggi (Richie, Howard, Marion e Potzie) e alcuni degli stessi attori (Ron Howard, Marion Ross e Anson Williams). Il Sig. Cunningham era impersonato da Harold Gould.ABC Decise di non dirottare "Una nuova famiglia in città" in una serie, ma la utilizzò come una parte di "Love, American Style", nel 1972, intitolato "Love and the happy days". Ron howard e Anson Williams apparvero sullo schermo. Dopo il successo del film nel 1972 di George Lucas "American Graffiti" (protagonista Ron Howard) i programmatori della ABC si indirizzarono verso l’ondata della nostalgia anni 50 (anche se il film era ambientato nel settembre 1962).La ABC, ricordandosi del programma pilota di Gary Marshall, lo chiamò e gli chiese di apportare alcune modifiche al suo progetto iniziale. Tra i cambiamenti c’era anche quello di includere il personaggio di Artur Fonzarelli.La ABC volle rafforzare lo show includendo una banda di delinquenti che dovevano pestare Richie Cunnningham. Marshall fu d’accordo, ma il personaggio divenne un grande amico di Richie e dei suoi compagni.I membri del cast vennero avvisati nel giorno del Ringraziamento del 1973 (ovvero 27/11/73 ) che la ABC avrebbe mandato in onda lo Show. Non avevano testi e solo un paio di mesi per preparare la prima puntata per il gennaio del 1974.La ABC stava facendo pressioni sull’attore Robby benson per il ruolo di Richie ma Benson non voleva fare una serie TV; cosi Marshall e Benson truccarono i provini e Ron Hovard ebbe la parte. Howard fu sempre la prima scelta di Marshall e Howard accettò di fare "Happy Days" solo se avesse potuto impersonare 8 anni di H.D. (superiori, college, ecc.). La città di Milwaukee, Wisconsin, fu scelta come luogo dove ambientare Happy Days. Tom Miller uno dei produttori, era cresciuto a Milwaukee. In più Milwaukee dava allo show il sapore del midwest, cosa che avrebbe portato ad una base di audience abbastanza sicura. Un’altra ragione per la scelta di Milwaukee fu che se avessero avuto bisogno di fare una ripresa locale, Gary Marshall l’avrebbe voluta fare non solo in un posto che fosse conosciuto da uno dei suoi produttori, ma anche in un posto economico per la Paramount e ABC.
   


Sapete come è nato il nome Fonzie ? ve lo diciamo noi.
Garry Marshall produttore della serie televisiva ha detto: Mi ricordo che la sera in cui stavamo scrivendo la versione finale del copione ho detto: "Ci vuole un nome italiano", però non riuscivo a trovarne uno adatto. Avevo pensato a "Carmine Ragusa"- tanto è vero che poi avevamo preso a chiamarlo "il Grande Ragù- ma non mi convinceva. E' stato il mio amico di New York Bob Brummer, che lavorava con me in "The little people", a propormi il nome di Arthur Fonzarelli, ed io l'ho accettato di buon grado perchè ci consentiva di fare una variazione gradevole, Fonzie, "il Grande Fonzie".
   

Sapete quando è cominciato il clamoroso successo di Fonzie?
Con l'episodio del salto con la moto. E' quello che ha fatto parlare di lui non venti ma quaranta milioni di spettatori.. Infatti anche se l'episodio non ha raggiunto un indice di ascolto molto alto, chi lo ha visto ne ha parlato con tutti gli altri, ed è¨ allora che è cominciato il vero decollo della trasmissione. In origine l'episodio era stato concepito in modo iperbolico solo per attirare l'attenzione dei telespettatori sulla serie che iniziava a stagione già  inoltrata.
   

Perché è stato sempre più spazio a Fonzie anche se Happy Days andava già bene.
E’ difficile dirlo. Certo lo trasmissione andava bene, ma non abbastanza. Noi volevamo qualcosa di più competitivo e Fonzie era il nostro asso nella manica. Essenzialmente avevamo bisogno di qualcuno che potesse tenere testa la protagonista di Good times.  Richie di certo non poteva farlo perché apparteneva ad un mondo diverso, perciò abbiamo pensato di concentrare l’interesse su Fonzie. Il personaggio era diventato sempre più popolare, e quando si ha un personaggio popolare è ovvio insistere su quello. La scelta non è stata determinata da una recitazione migliore, ma solo da maggior possibilità competitive.
   

Il ruolo di Fonzie
All’inizio ho pensato solo che la trasmissione avesse bisogno di un rappresentante dell’altra parte della "barricata", di un personaggio a cui tutti volessero assomigliare, magari non in tutto, ma in certe sue caratteristiche, come la grinta e la capacità di farsi rispettare. Poi poco a poco Fonzie ha preso a rappresentare, in un certo senso, "l’eroe" in una società che è troppo priva di figure mitiche. Questa sua dimensione eroica non rientrava nella mia concezione originaria, ma è una buona cosa. Quando ero giovane io, l’eroe del momento era Joe Di Maggio, ma adesso di Joe Di Maggio non ce ne sono più: noi ne abbiamo fornito uno al pubblico, e il pubblico ha detto: " Già, ne avevamo proprio bisogno…"- specialmente dopo il Watergate. Credo che il merito di Fonzie, come eroe, sia quello di essere simpatico, di non creare ansietà. Inoltre, proprio in quanto eroe, Fonzie può dire delle cose ed essere ascoltato: quando per esempio ha detto che portare gli occhiali era "da duro", ci hanno scritto migliaia di genitori per ringraziarci. Perciò sono convinto che, entro certi limiti, il nostro Fonzie possa fare anche del bene. E’ un eroe che il paese ha accolto con entusiasmo, anche perché sa strappare un sorriso e far divertire la gente. A proposito di questo personaggio Henry ha detto una cosa su cui sono perfettamente d’accordo: "Fonzie rappresenta qualcuno che non si lascia mai prendere per il naso in un momento della storia in cui troppa gente se lo lascia fare".
   

Ecco cosa ha ispirato Fonzie.
C’era un certo Roger (che poi è finito in prigione) che era un tipo assolutamente imprevedibile: non si sapeva mai cosa avrebbe potuto fare da un momento all’altro. A volte era simpaticissimo, poi all’improvviso prendeva a botte qualcuno. Era difficile indovinare cosa avrebbe potuto farlo uscire dai gangheri. Questa è una caratteristica che è stato attribuito anche a Fonzie. Poi c’era un altro ragazzo, un certo Carmine, che mi è servito da modello per Laverne & Shirley. Era il più forte di tutti: riusciva persino a tirare una macchina con i denti. Inoltre era più grande degli altri, aveva lasciato la scuola e lavorava da un lustrascarpe. Anche Fonzie l’ho fatto più vecchio di suoi amici.
   

Chi c'è dietro Happy Days ?
Il suo nome forse dirà poco, ma sono i titoli delle sue opere a parlare per lui. Il creatore della serie è Garry Marshall, regista e produttore scomparso nel luglio 2016. Nella sua lunga carriera da sceneggiatore, regista e produttore ha firmato successi su successi. Se Happy Days (1974-1984) è la sua opera televisiva più famosa, Pretty Woman (1990) è il film che l’ha consacrato. L’amicizia con Julia Roberts e Richard Gere lo portò a girare l’altrettanto fortunato Se scappi ti sposo (1999).
   

Episodi pilota e fallimenti
Il primo episodio di Happy Days non convinse minimamente i dirigenti della Paramount che decisero di riciclare quanto girato per una puntata di Love, American Style, serie antologica in onda a quel tempo su ABC, chiamata non a caso “la cantina degli episodi pilota”. Era il 1971 e comparivano personaggi come Richie e Potsie. Visto il successo di American Graffiti che aveva dato nuova linfa vitale agli anni Cinquanta, l’episodio fu rivisto e rielaborato nel 1974. Garry Marshall si era messo in proprio e aveva visto ciò che gli altri ancora non vedevano.
   

Perchè nella versione Italiana di Happy Days mancano le risate in sottofondo ?
La nota serie televisiva, dalla terza stagione in poi, venne girata con il pubblico presente in studio come se fosse una rappresentazione teatrale e le risate in sottofondo, che nelle prime due stagioni erano registrate, divennero reali. Da noi, invece, Happy Days venne doppiata senza risate in sottofondo. I motivi di tale rimozione non sono noti, ma forse potrebbero essere dovuti a due ragioni in realtà parzialmente collegate tra di loro: motivo economico e mancanza di realismo. Erano gli anni '70, le sitcom in Italia erano ancora delle novità incredibili e la prima volta che si sentivano delle risate di sottofondo. Queste, però, erano perlopiù digitali dato che registrare delle risate vere da un pubblico reale in sala sarebbe stato molto oneroso e dispendioso. Il doppiaggio in italiano, inoltre, a volte non rispettava i giusti tempi comici del doppiaggio originale e l'uso delle risate dell'opera originale rischiava di risultare sfasato. Serviva quindi un ridoppiaggio anche delle risate, ma quelle registrate avrebbero stonato non poco con quelle originali anche perché la differenza sarebbe stata alquanto evidente. Dovendo, quindi, cambiare il sonoro riadattando la lingua italiana sicuramente si è pensato anche di togliere le risate di sottofondo. Ciò, comunque, non ha influenzato negativamente il successo dell'opera che, anzi, da alcuni è stata ancora più apprezzata. .
   

Quella volta che Henry Winkler salvò un uomo dal suicidio
Henry Winkler è conosciuto da tutti come il ribelle e spassoso Fonzie e questo gli ha permesso di vivere momenti molto particolari anche dopo la conclusione di Happy Days. Durante un'intervista nel programma Jimmy Kimmel Live! andato in onda nel 2019, l'attore ha raccontato una storia su come ha parlato a un fan che voleva togliersi la vita mentre stavano producendo un episodio di Happy Days. Nel corso dell'intervista il conduttore gli ha chiesto di raccontare una storia riguardante la sua lunga carriera che lo reso incredulo che ciò che stava vivendo fosse reale. Winkler ha quindi raccontato questo aneddoto di quando durante la produzione di Happy Days ricevette una chiamata da un agente dello Stato dell'Illinois che lo informava di avere un ragazzo di 17 anni sulla sporgenza di un palazzo che si sarebbe buttato se prima non avesse parlato proprio con l'attore. Quest'ultimo, armato di coraggio, decise allora di prendere il telefono e di iniziare a parlare con il ragazzo. Winkler, per prima cosa, chiese all'adolescente il suo nome e la sua età e lui gli confermò anche di essere su un davanzale. Il ragazzo, che Winkler chiamava John, ha detto che voleva saltare giù perché voleva fare l'attore e non aveva speranze. Winkler gli ha quindi proposto sia la sua collezione di dischi sia la possibilità di parlare di recitazione se avesse evitato di fare quello che stava per compiere. Il ragazzo allora decise di tornare indietro e continuò a parlare con Winkler. "Avevo 27 anni quando ho ricevuto il ruolo di Fonzie", ha ricordato Winkler di avergli detto. "Penso che tu abbia 10 anni buoni per continuare a provare. Che ne dici? Lo farai? Ok. Posso tornare a provare? Grazie ", ha detto Winkler facendo cenno di riagganciare il telefono, mentre il pubblico applaudì il suo sforzo.
   

Fonzie ed il brutto incidente con la moto.
Fonzie divenne, in breve tempo, uno dei personaggi cardine dell'intera serie tanto da soppiantare a sorpresa altri interpreti come gli attori di Chuck Cunningham. Fonzie, interpretato da Henry Winkler divenne subito celebre per il suo temperamento ribelle, ma gentile e protettito e soprattutto per il suo stile da duro caratterizzato dall'onnipresente giacca di pelle nera e dalla bellissima motocicletta della Harley-Davidson. La serie, infatti, venne girata a Milwaukee, piccola cittadina del Wisconsin dove ha sede produttiva proprio la Harley-Davidson. Una piccola puntata venne girata su un piccolo piazzale adiacente alla Jeanneau Avenue (dove c’è la Factory, ovvero il centro produttivo dell'azienda). Fonzie ricevette dalla produzione una Panhead e una Knuklehead 1936 e quest’ultima fu anche l’ultima Harley che sarebbe stata usata dal personaggio di Happy Days. Infatti l’attore, per girare una scena che prevedesse un giro in motocicletta, fece un brutto incidente coinvolgendo e ferendo in maniera abbastanza grave il direttore della fotografia. Quest'ultimo riuscì a cavarsela con una frattura alla gamba e qualche dolore in tutto il corpo pertanto la produzione della serie venne bloccata per circa un mese. Si scoprì, in seguito, che l'attore di Fonzie non riusciva a guidare nessuna moto di grossa cilindrata. Quindi, dopo l’esperienza Harley, con tanta tristezza anche degli addetti ai lavori, si passò ad alcune Triumph con piccoli passaggi di ripresa in movimento tramite supporti in legno, rotelle e binari, ma come sicuramente potrete notare la maggior parte delle scene erano da fermo. L'adozione della controparte inglese, fece arrabbiare la concorrente Harley che vedeva la pubblicizzazione di moto estere in una serie girata a casa loro. Per questo motivo decise di regalare due modelli di ”Harley Amf” ma con scarso successo e solo per le fotografie degli spot iniziali in alcune delle quali prendeva parte una controfigura, come in alcune scene di Happy Days dove Fonzie salta dei barili davanti all’Arnold’s.
   

Ron Howard ed il quasi abbandono di Happy Days.
Ad un livello così alto di successo si verificarono però anche dei problemi tra il network televisivo e il cast, tanto che Ron Howard fu vicino all’abbandono dello show ad un certo punto. Nello specifico, la popolarità del personaggio di Fonzie era diventata così tanto centrale che i produttori pensarono di spostare il focus dello show tutto su di lui. E ciò non piacque a Ron Howard, che ha rivelato: “Vennero da me e mi dissero che volevano cambiare il nome in Fonzie’s Happy Days. Al che io risposi di non voler far parte di questo show. Io volevo essere in Happy Days, avevo firmato per quello. Henry poteva avere tutto lo spazio che voleva, visto che era fantastico. Quindi gli risposi che avrei abbandonato e che sarei tornato a scuola di cinema. A quel punto è intervenuto Garry Marshall, il quale era rimasto fuori da quest’idea. Fu lui a dirmi che non si sarebbe fatto nulla.”
   

I ruoli di Linda Purl.
Linda Purl ha interpretato la ragazza di Richie anni prima di essere la fidanzata di Fonzie: le generazioni più giovani potrebbero riconoscere Linda Purl come la madre di Pam Beesly (e il breve interesse amoroso di Michael Scott) in The Office. Decenni prima, era Gloria, la ragazza di Richie in una manciata di primi episodi di Happy Days. Purl, però, tornò in Happy Days negli anni Ottanta per interpretare Ashley Pfister, la madre single che diventa l'amore della vita di Fonzie.
   

Il fratello maggiore di Richie Cunningham e di Joanie Cunningham.
Ci fu brevemente un cambio di attore di Chuck: il fratello maggiore di Richie è il membro della famiglia Cunningham dimenticato. Il personaggio fu trascurato in generale ed è particolarmente facile dimenticare che due attori hanno interpretato il personaggio. Gavan O'Herlihy era l'attore principale, ma in realtà Randolph Roberts apparve in soli due episodi ("Richie Moves Out" e "Guess Who's Coming to Christmas") nella seconda stagione prima che il personaggio svanisse senza lasciare traccia né menzione. Peccato che nel finale della serie, Howard Cunningham dichiarò quanto fosse orgoglioso dei suoi "due figli", ma in realtà questa scomparsa improvvisa priva di spiegazioni fu celebre tanto da prendere il nome di Sindrome di Chuck Cunningham.
   

Il flipper presente nel Drive-in di Arnold's.
L'iconico flipper non esisteva negli anni '50: il flipper Bally Nip-It uscì per la prima volta nelle sale giochi nel 1973. All'epoca addirittura introdusse una nuova funzione chiamata Balligator. Questo è uno dei piccoli errori temporali presenti nella celebre sitcom.
   

Il tallone di achille di Fonzie.
Il Tallone di Achille  Nessuno è perfetto. Questa “legge” di Natura sembra proprio che non lasci scampo a nessuno, neppure a Fonzie. Gli sceneggiatori di Happy Days hanno pensato bene di tenere conto di questa regola nello sviluppo della serie televisiva. Ma come può “il Fonzie” avere dei difetti?Pensiamoci un po’, forse sarebbe noioso vedere un eroe sempre positivo, che non ha mai problemi, che affronta tutti e tutto e vince sempre! Quale novità ci potrebbe aspettare in una puntata se fossimo così sicuri che tutto va sempre bene, senza imprevisti e problemi? Può capitare così che anche Arthur Fonzarelli abbia qualche “piccolo” problema, un dubbio, un’incertezza, un momento di debolezza almeno, ad esempio un po’ di influenza!Ora cerchiamo di andare a scoprire attraverso gli episodi della serie quali sono i momenti più difficili per “Mr. Duro”, vedendo poi anche come il nostro personaggio ha reagito.Il primo momento di sbandamento si ha quando Arthur decide di sposarsi, in Fonzie si sposa. Ma come può sposarsi, proprio lui?! - tutti si chiedono- E lui mette d’accordo tutti dicendo che c’è un insieme di regole alle quali tutti sottostanno, prima o poi… Peccato che poi non si accorga che la ragazza che vuole sposare è una spogliarellista, e lei non è poi così convinta del matrimonio, dato cheè interessata più alla propria carriera che a Fonzie. Wow, che scivolone!

Un secondo momento in cui “il duro” si mette in discussione è quello in cui gli amici lo obbligano a cantare in Fonzie superstar. In un primo momento Arthur si rifiuta perché sembra avere “paura”….ma poi decide di affrontare il toro per le corna, vincendo così questa emozione a lui sconosciuta. Fonzie canterà e manderà in visibilio le ragazze.Volendo si potrebbe andare avanti ancora, ma ora vediamo quale sia la Kryptonite che fa tremare le gambe a “Mr. Duro”.Il momento più critico della carriera Fonzarelli è quello in cui scopriamo il vero e proprio tallone di Achille del nostro personaggio: mangiare il fegato. Nell’episodio Giornalista spericolato Richie pubblica un favoloso scoop in un suo articolo sul giornale di Milwaukee dove lavora: la notizia avrà l’effetto di una bomba, ebbene “Fonzie ha paura del fegato!” Arthur non accetta che la gente conosca questo suo punto debole e decide di riscattarsi davanti a tutti nel bar Arnold’s. La forza d’animo e il coraggio di Arthur non hanno confini. Arthur si mangia così una fettina di fegato davanti a tutti…Grande !!!
   

Ron Howard rivela: trattato senza rispetto dai capi della rete quando Fonzie divenne più popolare di Richie.
Fin dal primo episodio di «Happy Days» era parso subito evidente a tutti che il personaggio di Fonzie (interpretato da Henry Winkler) avrebbe rubato la scena a tutti gli altri, compreso Richie Cunningham (alias, Ron Howard) che, nelle intenzioni dei boss della rete, avrebbe invece dovuto essere il protagonista del telefilm. «Da quel momento i vertici della ABC cominciarono a trattarmi in modo davvero irrispettoso dal punto di vista degli affari, per quanto concerne l’interazione - ha raccontato lo stesso Howard durante la sua recente apparizione al “The Graham Norton Show” - mentre la stampa continuava a fare domande del tipo “cosa succede? Ti senti un cittadino di serie B all’interno del tuo show?” e via dicendo. Ma io non mi sentivo affatto così al lavoro né, tantomeno, nella mia amicizia con Henry che, non a caso, dura ancora oggi». A dispetto infatti dei tentativi esterni di metterli uno contro l’altro, Howard e Winkler hanno legato all’istante sul set di «Happy Days» e in tutti questi anni il loro rapporto si è rafforzato al punto che Winkler ha fatto da padrino a tutti i quattro figli di Howard. «Siamo diventati grandi amici anche fuori dal set - ha confermato l’attore, oggi affermato regista, in un’altra parte dell’intervista - ed è stato molto emozionante vedere quanto il pubblico amasse Henry nel ruolo di Fonzie. Eravamo un gruppo davvero fantastico e andavamo tutti d’accordo».
   

Pat Morita nel ruolo di Arnold's
Pat Morita, l'attore che ha interpretato Arnold (Matsuo Takashi) è nato in California il 28 giugno del 1932. Essendo un madrelingua inglese, Pat Morita parlava inglese con un normale accento americano. Tuttavia, per il suo ruolo di Arnold, i produttori volevano che parlasse con un accento distintivo come parte del suo personaggio, essendo visibilmente asiatico. Così Morita iniziò a parlare con un esagerato accento cinese. Ma anche questo poneva problemi... Il problema era che Morita stesso era giapponese, non cinese, e i creatori pensavano che fosse sbagliato fargli interpretare un personaggio cinese. Tuttavia, Morita ha risposto rapidamente che il suo personaggio era per metà cinese e per metà giapponese, ed è stato in grado di mantenere la sua parte. Pat Morita ci ha lasciato il 24 novembre del 2005. HAPPY DAYS ITALIA ricorda questo grande artista con immenso affetto.
   

Fonzie ha cambiato l'italiano.
Sembra proprio vero infatti che le interiezioni “hey!” e “wow” siano entrate in uso corrente nella lingua italiana proprio negli anni ’70, in conseguenza all’enorme successo televisivo di Happy Days. Vediamo che dice in proposito un piccolo articolo apparso sul quotidiano La Stampa nel 1998. “Il successo nell’italiano dell’esclamazione “uau!” (in inglese “wow!”) dipende dalla serie di telefilm americani “Happy Days” (che ebbero grande successo negli anno Settanta e ora replicati dalle reti Mediaset), dove il protagonista principale, Fonzie, faceva abbondante uso di questa espressione. A riconoscere a Fonzie questo merito è lo studio di Fabio Marri, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Bologna, pubblicato sulla rivista accademica fiorentina “Lingua nostra”, fondata più di 50 anni fa da Bruno Migliorini e Giacomo Devoto.”
   

Happy Days e il suo salto dello squalo
Andiamo alla scoperta dell'origine del termine dallo show che gli ha dato origine.   Oh, Happy Days. La serie che celebrava quei “tempi felici” appunto, caratterizzata da una sigla entrata nella storia e tanti personaggi iconici a partire ovviamente da Richie Cunningham e ancora di più il mitico Fonzie. Lo show ha fatto la storia della TV in tanti modi differenti. Oggi vogliamo raccontarvi di un momento che più di altri ha segnato il ruolo di questa serie nella cultura popolare, creando un termine usato ancora oggi: il salto dello squalo.   Cosa significa “salto dello squalo”?   Il salto dello squalo è un’espressione entrata nella cultura televisiva statunitense. Nata come dicevamo in relazione a un episodio di Happy Days, indica un momento specifico durante una serie. Si tratta del momento in cui lo show ha superato i suoi giorni migliori e inizia la discesa verso una graduale perdita di qualità.   I fan iniziano a storcere il naso, ma non perché siano diventati estremamente schizzinosi. Al contrario, sono gli sceneggiatori e i creativi dietro le quinte che, iniziando ad esaurire la propria vena magari forzati dalla produzione a continuare lo spettacolo, propongono situazioni inverosimili o introducono personaggi deboli che dovrebbero riaccendere l’attenzione del pubblico. Raramente però ci riescono.   Non si tratta di una frase solo per addetti ai lavori, ma è diventata ormai di uso comune. Spesso anzi viene citata in opere per ottenere un effetto comico, come ad esempio fatto in Lo straordinario mondo di Gumball in un episodio della quinta stagione.   Nel tempo sono nate anche versioni alternative del termine. Una parafrasi popolare è stata negli anni scorsi nuke the fridge ovvero “nuclearizzare il frigo”. Questa si riferisce al lungometraggio Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo del 2008. Nelle prime scene del film Indiana si ritrova in un paese fittizio, montato ad arte esclusivamente per fare da test ad un’esplosione nucleare. Sembra sia già finita per Indy, ma guardandosi intorno trova un frigorifero funzionante e vi si chiude all’interno. Inutile dire che lo stratagemma funziona e il nostro protagonista apre illeso la porta del frigorifero la scena seguente. Un momento che ha fatto storcere il naso a tantissimi fan, che lo hanno considerato decisamente troppo, anche per l’archeologo avventuriero.   Lasciando da parte il quarto Indiana Jones e le polemiche che lo hanno accompagnato, il salto dello squalo trova la sua perfetta applicazione nelle serie televisive. Dopotutto come dicevamo tutto nasce proprio lì, da un episodio di Happy Days. Andiamo a scoprire cosa è successo.   Oh, Happy Days perché quel salto dello squalo?   Il salto dello squalo ‘originale’ avviene nella terza puntata della quinta stagione di Happy Days, andata in onda negli Stati Uniti il 20 settembre 1977. L’episodio in questione si intitola Fonzie, un nuovo James Dean? e racconta di un’occasione in cui il ragazzo viene notato da due talent scout di Hollywood che gli propongono di fare un provino a Los Angeles. Si sposta quindi in California portandosi dietro gli amici e l’intera famiglia Cunningham.   Qui, fra varie vicissitudini, fanno la conoscenza di Harold “California Kid” Kroft, un ragazzo che come Fonzie intende fare il provino per diventare il nuovo James Dean. I due si sfidano in una gara di sci d’acqua, ma la corsa finisce in parità. A quel punto Kroft, sperando di ottenere la vittoria grazie alla rinuncia di Fonzie, sfida l’avversario a saltare con gli sci d’acqua uno squalo tigre.   Arrivati al momento del salto, Kroft si tira indietro. Fonzie invece accetta la sfida, deciso a dimostrare il suo coraggio. Grazie al motoscafo guidato da Richie, Fonzie si lancia sulla rampa e riesce nel suo intento, superando l’area in cui è contenuto lo squalo tigre.   Perché questa scena ha impattato così profondamente sul mondo delle serie televisive? Innanzitutto perché si è distaccata tantissimo dalle prime fasi di Happy Days, da quelle caratteristiche che la rendevano una serie che si era conquistata una folta schiera di fan. Happy Days è ambientata negli anni ’50 ed è andata in onda per la prima volta negli Usa nel 1974. La maggior parte degli spettatori avevano vissuto la giovinezza proprio negli anni rappresentati nella serie, ricordandoli con una patina di nostalgia (un po’ come sta accadendo al giorno d’oggi con gli anni ’80) e nei personaggi rivedevano loro stessi.   I protagonisti di Happy Days sono principalmente ragazzi delle superiori, con problemi comuni e difetti come ogni altro. Sono umani, le loro difficoltà sono le stesse che hanno sperimentato gli spettatori e alla fine di ogni puntata imparano una lezione sulla vita e crescono. Il legame emotivo fra personaggi e pubblico si rinsalda sempre di più. Saltando uno squalo, Fonzie ha dimostrato delle capacità straordinarie, quasi da super eroe, rendendo l’identificazione difficile e tradendo la natura dello show.   Certo, aveva già fatto cose straordinarie in precedenza, come accendere il jukebox dando un pugno al muro o fare un cenno per richiamare frotte di ragazze. Era però sempre in un contesto, quello della provincia degli anni ’50, estremamente familiare e ormai mitizzato da una grossa fetta di pubblico. Chi era cresciuto in una cittadina di modesta grandezza, mangiando hamburger serviti da cameriere sui pattini prima di andare al drive-in, difficilmente aveva provato a saltare uno squalo.   C’è anche da dire che la popolarità di Fonzie era cresciuta col tempo, quindi gli autori non hanno fatto altro che seguire il trend evolutosi con la serie. Con questo episodio Happy Days ha comunicato ai suoi fan di non essere più la serie su un gruppo di ragazzi degli anni ’50, ma una serie su “quanto è figo Fonzie“. Oggi si ritiene che sia questa la causa: l’estrema popolarità del personaggio ha spinto gli autori a forzare la mano, scommettendo sull’apprezzamento che il pubblico gli aveva dimostrato.   Jon Hein, web master, presentatore radio e ospite fisso del The Howard Stern Show, è stato il primo ad indicare l’episodio come l’inizio della fine per Happy Days. Ha anche scritto due libri sull’argomento e da quando ha condiviso la sua opinione su internet, nel lontano 1997, il termine è diventato di uso comune.   Nel 2010 il Los Angeles Times ospitò un articolo di Fred Fox Jr., autore del sopradetto episodio di Happy Days. Lo scrittore si è difeso dicendo che Fonzie, un nuovo James Dean? non è stato assolutamente il punto in cui la serie è scaduta, tanto più che ha proseguito le trasmissioni ancora negli anni successivi. Inoltre l’episodio fu visto da trenta milioni di spettatori, un risultato non da sottovalutare. In ogni caso però, la storia ha dato il suo giudizio e quel momento di Happy Days è ormai noto per questo motivo.   Queste sono le origini del salto dello squalo, quindi. Un’espressione che indica il momento in cui una serie non suscita più l’interesse del pubblico, inizia una caduta dovuta alla qualità scadente e alla trama blanda, ai temi poco originali o all’introduzione di personaggi posticci, infilati a forza nella storia nella speranza di dare una svolta positiva all’audience.   E voi, conoscevate questo termine? Pensate che sia giusto utilizzarlo in relazione a quell’episodio di Happy Days? Ma soprattutto avete in mente altri casi in cui una serie TV ha saltato lo squalo?
   


I temi delle canzoni di Happy Days.
Il tema originale della sigla di Happy Days fu la famosa canzone del 1955 di Bill Haley and his Comets "Rock around the clock" che divenne subito una hit ed un classico in tutto il 1974 come risultato del successo di Happy Days. Una seconda sigla fu "Happy Days" di Pratt & McLain che voleva ripetere il successo della precedente. Nel 1976 arrivò solo al 5° posto nelle Hit Parade. Classifiche Happy days fu in testa per otto volte tra 20 Shows nelle sue 11 stagioni. Happy Days fu lo show numero 1 in America durante la stagione 1976-77 con un punteggio di 31,5 seguito da "Laverne & Shirley" con un punteggio di 30,9.   Fonzie : il suo giubbotto di pelle nera è diventato mitico almeno quanto il suo personaggio. Da anni è esposto al museo “Smithsonian” di Washington.  Chuck : viene interpretato prima da Gavan o’Herlihy, e poi da Rundolph Roberts nella puntata natalizia. Il primo attore resta amico di “Richie”-Ron Howard e lo ritroviamo tra gli interpreti del film Willow.  Chuck(2) : Gavan o’Herlihy è il protagonista di un episodio della serie horror “Tales of the Crypt” (in Italia conosciuta con il nome “Racconti di Mezzanotte”) dal titolo “Il terzo incomodo”.   Anthony DelVecchio: è il simpatico sacerdote fratello di Alfred di Arnold’s. Sapete da cosa si distinguono i due ? … “Alfred ha fatto l’operazione al naso”!! Lo dice Anthony stesso nella puntata dal titolo “Un granello di sale per Fonzie”. Scott Baio: ha recitato come guest-star nella sit-com La Tata, nell’episodio dal titolo “La tata trema”. Veste i panni di un dottore alle prime armi: per errore somministra alla tata una medicina sbagliata e le conseguenze si vedono ! Linda Purl: la attrice protagonista della terza grande serie di Happy Days (nel ruolo di Ashley Pfister), è la star femminile della serie Tv Matlock. Heather O’Rourke: la giovane attrice presente nella terza grande serie di HD (nel ruolo di Heather Pfister), è la piccola Carol Anne nei film Poltergeist e PoltergeistII. Norman Gimbel / Charles Fox : insieme firmano la colonna sonora del mitico telefilm Wonder Woman. Sherilyn Fenn: attrice di molti film tra cui Twin Peaks, è la figlia della sorella di Suzi Quatro, la mitica Leather Tuscadero di Happy Days  
   

Gli attori successivamente diventate delle vere Star che hanno partecipato a Happy Days.
Robin Williams:
 in Fantascienza anche per Fonzie (quinta stagione) e Il ritorno di Mork (sesta stagione), i fan di Happy Days possono osservare il punto di partenza del celebre attore comico. Proprio questi due episodi hanno permesso a Robin Williams avere un trampolino di lancio verso il successo, ma il più memorabile è stato certamente Fantascienza anche per Fonzie tanto che spesso i fan dimenticano che abbia fatto anche un secondo cameo l'anno successivo.
Tom Hanks: ebbene sì, il pluripremiato attore americano ha preso parte all'episodio della decima stagione Vendetta tremenda vendetta nei panni del Dr. Dwayne Twitchell. Un mese dopo che la sitcom The Bosom Buddies mandò in onda il suo episodio finale, l'attore all'epoca ancora emergente apparve come un tizio che deve regolare i conti con Fonzie. È un maestro di karate che cerca di litigare a causa di un rancore risalente alla terza elementare. Era la prima volta che qualcuno picchiava Fonzie.
Christopher Knight: l'ex Peter Brady apparve in un episodio di San Valentino dal titolo Il giorno dei fidanzati. Il suo ruolo è quello del fidanzato di Joanie. Dopo che lei gli ha dato un biglietto stropicciato, lui le chiede di andare a baciarlo a Inspiration Point.
Cheryl Ladd: Happy Days non solo presentava le star televisive del passato, ma anche alcuni idoli del piccolo schermo di quel periodo. Ecco una futura Charlie's Angel, che interpretava una star del cinema.
Hank Aaron: la leggenda del baseball si presentò per fare un cameo nello spot di Mr. C. Sebbene l'episodio sia andato in onda nel 1980, l'icona dei Milwaukee Braves all'epoca in pensione ritraeva il suo io più giovane.
   

Ron Howard e la passione per la regia.
Ron Howard, che interpreta Richie Cunningham, non aveva assolutamente intenzione di continuare a fare l'attore per la televisione. Infatti, all'epoca si era appena iscritto in una scuola di cinema per diventare un regista. Cosa l'ha spinto a firmare il contratto per Happy Days? L'ordinanza Nixon di mandare i giovani disoccupati in Vietnam!
   

Happy Days ambientato negli anni 20 ?
Inizialmente, i produttori della sit-com volevano che fosse ambientato durante gli anni '20 e '30. Eppure, il creatore della serie Garry Marshall non sapeva proprio nulla di quei decenni, proponendo dunque di ambientarlo piuttosto all'epoca della sua giovinezza, i mitici anni '50.
   

I nomi dei personaggi di Happy Days.
Diversi nomi usati dalla serie sono ispirati direttamente dalla vita di Marshall. Sua moglie, ad esempio, andava a scuola con un certo Potsie Weber, mentre Richie Cunningham era un ragazzino che frequentava la loro parrocchia locale. La prima casa acquistata dai coniugi Marshall, poi, fu in Arcola Street, come il Charles Arcola del programma.
   

Il cognome "Fonzarelli".
Inizialmente, il cognome di Fonzie doveva essere Arthur Masciarelli, come il cognome originale di Marshall. Fortunatamente, la produzione ha poi optato per Fonzarelli, dato che "The Mash" non sarebbe mai e poi mai suonato tanto cool quanto "The Fonz".
   

Chuck Cunningham Syndrome.
II mistero della scomparsa del personaggio di Chuck Cunningham ha dato il nome a una “sindrome”. Infatti viene definita Chuck Cunningham Syndrome quando un personaggio scompare da una serie senza nessuna spiegazione. 
   

Il Videogame di Fonzie.
Il personaggio di Arthur "Fonzie" Fonzarelli era così amato dal pubblico che, nel 1978, la Sega mise in commercio un videogame chiamato Fonz. Il gioco vedeva Fonzie in sella alla sua moto: il giocatore doveva aiutarlo a vincere una gara a tempo, evitando di andare fuori strada o scontrarsi con gli altri motociclisti. Fonz invase le sale giochi del tempo e oggi è un pezzo da collezione.
   

La mitizzazione degli anni Cinquanta.
Happy Days ha avuto un impatto incredibile sul pubblico americano e non solo mitizzando sotto il velo della nostalgia il periodo che va dalla prima metà degli anni Cinquanta, segnato dalla fine della Guerra di Corea (1953), alla prima metà degli anni Sessanta, caratterizzata dall’intervento massiccio delle forze americane nella Guerra del Vietnam. Un’epoca di pace, di benessere, di tranquillità e spensieratezza con valori positivi che hanno costruito il mito dell’american dream. Nessuno del cast della serie tv avrebbe immaginato il successo di Ron Howard. Il Richie Cunningham di Happy Days è diventato uno dei registi più apprezzati in campo cinematografico. Sua la firma in film come A beautiful mind, Frost/Nixon – Il duello, Il codice da Vinci e Rush. Non hanno avuto la stessa fortuna gli altri interpreti di Happy Days: tra i “ragazzi” solamente Henry Winkler (Fonzie) ha continuato a lavorare con continuità nel mondo televisivo e cinematografico a stelle e strisce. Le serie tv americane sono interessanti da rivedere a distanza di molti anni perché spesso hanno offerto ruoli marginali ad attori che anni dopo diventeranno delle autentiche star. Nel caso di Happy Days basti pensare a Robin Williams, di cui parleremo nel punto successivo. Un altro esempio può esser fatto per Tom Hanks. Quest’ultimo compare come karateka in un episodio: il suo obiettivo è vendicarsi di un torto fattogli da bambino da Fonzie. Forse non molti sanno che Happy Days ha avuto diramazioni inaspettate. La più sorprendente è quella che coinvolge un giovanissimo Robin Williams. Apparso in una puntata (Fantascienza anche per Fonzie, il 28 febbraio 1978) in qualità di extraterrestre, Mork è un alieno dalla fattezze umane proveniente dal pianeta Ork. Avrà spazio da protagonista in una serie tutta sua, Mork & Mindy, a partire dal 14 settembre 1978. Altri titoli da ricordare in quota Happy Days sono Laverne & Shirley e Jenny e Chachi, sebbene non troppo noti in Italia.