È morta Erin Moran, per un’intera
generazione la piccola Joanie di “Happy
Days”, la serie televisiva che l’aveva resa
famosa negli anni ’70 e ’80.Il corpo
dell’attrice, oggi 56enne, è stato ritrovato
nella Harrison County, in Indiana, quando in
seguito a una chiamata al numero di
emergenza 911 sono arrivati i soccorsi.
Arrivati sul posto si è proceduto all'identificazione. Sul corpo di Erin Moran è stata disposta l'autopsia. Erin Moran è morta di cancro, dicono i funzionari, escludendo le precedenti voci di una possibile overdose di droga. L'Ufficio dello sceriffo della contea di Harrison ha detto che "una successiva autopsia ha rivelato che la signora Moran decesso è avvenuto a causa di un cancro in stadio avanzato. |
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Un sorriso che ha subito conquistato il
pubblico, un personaggio - quello di Joanie
Cunningham nella fortunata serie Happy Days
- che le ha regalato a soli 14 anni una
popolarità che con gli anni le si è
rivoltata contro come un boomerang. Ebbene
sì, non è sempre tutto oro quel che luccica.
E forse lo sapeva bene Erin Moran, morta a
soli 56 anni in solitudine e in stato di
assoluta povertà. Il suo corpo è stato
ritrovato dagli assistenti sociali. In quel
momento, della Joanie televisiva, per tutti
Sottiletta, era davvero rimasto ben poco.
Solo un ricordo. Che sia stato tutto un sogno? Probabilmente sì, almeno per lei. Sorella di Richie, amica di Fonzie, fidanzata di Chachi, Erin Moran dopo la serie televisiva aveva iniziato a non avere più pace. Nel 1987 ha sposato Rocky Ferguson, dal quale ha poi divorziato nel 1993. Lo stesso anno, ha sposato Steven Fleischmann. Da quel momento, le difficoltà. Rimasta povera, nel 2012 ha iniziato a vivere nella roulotte della suocera dentro un camping di New Salisbury, nello stato dell'Indiana. Lei e il marito furono ben presto sfrattati, a causa della loro vita dissoluta. Morta lo scorso sabato (22.04.2017) a Corydon, in Indiana, il suo corpo è stato ritrovato nella Contea di Harrison dai soccorritori. "Ero bella, ricca e famosa e adesso non mi è rimasto nulla, nemmeno una casa. Non ho più un dollaro e sono obbligata a vivere come una randagia", aveva raccontato diverso tempo fa. Era il 1974 quando a soli 14 anni ha raggiunto una popolarità tale da diventare una vera e propria icona. Grazie al personaggio di Sottiletta, la Marion ha infatti incarnato il modello di brava ragazza che tutti sognano. "Sono cresciuta in televisione". Di fatto, aveva solo 24 anni quando la sua carriera è finita. Il motivo? Un personaggio divenuto per lei una vera e propria trappola. Dopo Happy Days, infatti, invano ha aspettato nuove offerte di lavoro: "Così è iniziata la mia depressione", aveva detto la Marion. A parte qualche ruolo marginale, la carriera della Marion è iniziata e si è conclusa con il personaggio di Joanie. |
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Erin Moran Moran, nata il 18 ottobre 1960 a
Burbank, in California, deve tutta la sua
popolarità alla serie alla quale partecipò
per tutti i dieci anni in cui andò in onda,
dal 1974 al 1984, sempre nel ruolo della
sorellina di Richie Cunningham, che nella
versione italiana della serie tv veniva
chiamata "sottiletta", personaggio che aveva
cominciato ad interpretare a dodici anni. Il
ruolo di "sottiletta" aveva avuto anche
l'onore di uno spin-off grazie alla serie
Jenny e Chachi insieme a Scott Baio, che in
tv era il cugino di Fonzie di cui si
innamorava. Lo spin-off raccontava della
coppia di fidanzati che si trasferiva a
Chicago a metà degli anni Sessanta per
cercare di sfondare come duo musicale. Per
il suo ruolo in Happy Days Erin Moran nel
1983 vinse il premio Young Artist Awards. Ha
partecipato anche ad altre serie tv come Una
famiglia americana (1971), Tre nipoti e un
maggiordomo (1966), Io e i miei tre figli
(1960), Una moglie per papà (1969), Gunsmoke
(1955), La famiglia Smith (1971) e F.B.I.
(1965). Anche se Erin Moran, il cui debutto
era avvenuto in uno spot televisivo, è stata
da sempre considerata un'attrice da piccolo
schermo ha recitato anche in qualche film
per il cinema: con Debbie Reynolds in Uffa
papà quanto rompi (1968), con Godfrey
Cambridge in L'uomo caffellatte (1970) e con
Wayne Newton in 80 Steps to Jonah (1969). La sua carriera televisiva però non ha avuto poi grandi sviluppi. L’attrice ha interpretato un ruolo nella serie tv “Daktari” (1968-1969) ed è apparsa anche in «Love Boat», «Beautiful» e «La signora in giallo». Negli ultimi anni era caduta in disgrazia. Trovandosi in condizioni di grave indigenza, dal 2012 ha vissuto in una roulotte della suocera in un camping di New Salisbury, nello stato dell’Indiana, prima di essere sfrattata insieme al marito. |
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Grazie per la tua compagnia,le tue
espressioni espressioni, le
tue battute, e di quando proprio tu
piccola Joanie eri costretta a salire in
camera tua……. Ciao “Sottiletta” e grazie per
averci regalato la tua immensa simpatia.
HAPPY DAYS ITALIA IL RICORDO DI HENRY WINKLER (FONZIE) «Oh Erin...ora finalmente avrai la pace che hai cercato invano su questa terra». IL RICORDO DI RON HOWARD (RICHIE CUNNINGHAM) Una notizia molto triste. RIP Erin. Voglio ricordarti nel nostro show a creare scene più belle, ridere e illuminare gli schermi delle tv. IL RICORDO DI DON MOST (RALPH MALPH) Così incredibilmente triste di sentire parlare di Erin. Una donna meravigliosa, dolce, affettuosa e talentuosa.Non capisco proprio questo adesso.Una perdita molto dolorosa. IL RICORDO DI ANSON WILLIAMS (POTSIE WEBER) “Erin era una persona che riusciva a far sentire meglio tutti intorno a lei… Aveva veramente un grande cuore, un vero angelo. Mi mancherà così tanto … lei è nelle mani di Dio“. |
Erin Moran, Scott Baio dichiarazioni
shock e scuse: "Ero sconvolto" Lʼinterprete
di Chachi in "Happy Days" si scusa dopo le
parole indelicate sulla morte dellʼattrice
Dopo la morte di Erin Moran, il collega Scott Baio (che in "Happy Days" interpretava il suo fidanzatino Chachi) aveva usato parole durissime durante un'intervista radiofonica: "Se fai uso di droga e alcool, è inevitabile che tu muoia". Un commento a caldo, che l'attore ha poi tenuto a chiarire in un lungo post pubblicato su Facebook: "Ero sconvolto e arrabbiato. Era una delle mie paure peggiori per lei". "Ero triste, incredulo e avevo un nodo allo stomaco. Ero completamente sotto shock, non sono riuscito a dormire finché continuavano ad esserci notizie sulla sua morte" ha continuato. |
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Inizialmente era stata diffusa l'indiscrezione che l'attrice fosse morta in seguito ad un'overdose di eroina, mentre successivamente è stato confermato che il decesso è avvenuto a causa di un cancro in stadio avanzato. Baio ha quindi precisato che l'intervista radiofonica "è stata prima che fosse annunciato che la causa della morte era il cancro. Mi hanno chiesto solo sui problemi passati di Erin con droga e alcol. Ero ancora sconvolto e ho detto che quel genere di stile di vita non porta mai a nulla di buono". L'attore ha poi concluso la lettera social spiegando che "sto ancora cercando di elaboarare il lutto. Erin è stata la mia prima fidanzata anche nella vita reale. Ho il cuore spezzato per la sua perdita, specie adesso che so che è stato il cancro". | |||
Erin Moran, il fratello ricorda la
star: “E’ morta abbandonata da tutti”
Sono stati giorni davvero felici per Erin Morin, parafrasando la celebre sitcom ‘Happy Days’ andata in onda per dieci anni tra il 1974 ed il 1984, con tra i protagonisti anche l’attrice scomparsa una settimana fa. Questo fino ad un certo periodo della sua vita, conclusasi in modo triste a soli 56 anni in una modesta roulette al termine di un lungo periodo nel quale l’interprete di Joanie Cunningham beveva e si drogava. Un rifugio fallace per sopperire alla magia che il mondo dello spettacolo le aveva regalato, salvo poi dimenticarsi di lei. Tony, il fratello di Erin, in una intervista al Sun ha affermato: “Era un’anima in pena che dopo la fine del suo periodo d’oro non si è mai più ripresa. Hollywood l’ha masticata per poi sputarla via”. Erin Morin è morta per un cancro alla gola, tenendo all’oscuro di tutti i suoi cinque fratelli riguardo la sua battaglia contro la malattia, allo scopo di non farli preoccupare. E sempre Tony, 59 anni, ha parlato della sua sorprendente sorella confermando di non sapere che fosse malata: “All’inizio ho creduto che fosse deceduta per un infarto dovuto ai suoi ben noti vizi. Ha sempre combattuto contro i demoni e negli ultimi anni le cose sono peggiorate. Abbiamo avuto dei genitori che non hanno mai saputo essere tali, Erin con ‘Happy Days’ era riuscita a trovare la vera felicità, non era solo un lavoro per lei. Nei suoi ultimi mesi penso che sia stata cosciente del fatto che presto tutto sarebbe finito, ne aveva abbastanza di vivere. Vorrei avere la possibilità di dirle quanto l’ho amata. Prego che possa trovare finalmente la pace che non ha mai avuto quando era viva”. |
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Happy Days come una famiglia Steve Fleischmann, il marito di Erin, la scorsa settimana ha raccontato di come l’attrice sia morta tenendogli la mano nel loro caravan in Indiana. La donna aveva capito di essere malata dopo aver trovato del sangue sul cuscino lo scorso novembre, e poco dopo le era stato diagnosticato un cancro allo stadio avanzato. Malgrado le chemioterapie, l’attrice non voleva che i suoi fratelli Tony, Sharon Lei, Mike, Kelly e John sapessero la verità se non dopo la morte. Erin aveva soltanto cinque anni quando ebbe la sua prima esperienza sul set nel 1965, per poi apparire in innumerevoli ruoli televisivi prima di sfondare con l’interpretazione di Joanie, la sorella di Richie Cunningham in ‘Happy Days’. Allora aveva 13 anni. Secondo Tony, quello fu il periodo più soddisfacenti per lei: “I suoi colleghi rappresentavano la famiglia che non aveva mai avuto”. Infatti l’infanzia dei Morin non fu affatto facile, con un papà alcolizzato ed una mamma depressa morta nel 2010 dopo una dipendenza da sntidolorifici. |
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Tony Morin ricorda il padre come un uomo
violento: “Governava in casa con metodi
discutibili ed autoritari. Per fortuna non
ha mai fatto del male ad Erin, anche perché
era famosa. Lei desiderava tanto avere dei
veri genitori anziché le orribili persone
che ci hanno allevato. Nostra madre ha
sempre sognato di diventare famosa, così ha
vissuto questa sua ossessione proprio grazie
ad Erin, e quando non era con lei assumeva
antidepressivi e restava tutto il giorno a
letto”. Le luci della ribalta Quando Erin divenne troppo grande, i produttori di ‘Happy Days’ le dissero che avrebbe dovuto dimagrire, spingendola a prendere dei farmaci. E Tony, anche lui attore ormai in pensione, critica questa scelta: “E’ qui che sorse la dipendenza dalla droga di mia sorella, non si era mai sentita bella abbastanza. A 16 anni cominciò a bere e fumare e già la cosa mi preoccupava. Poi arrivò anche ad assumere cocaina. Non le ho mai detto niente, al pari dei miei fratelli: nessuno di noi era maturo abbastanza per fermarla. Erin aveva soldi per comprare qualsiasi cosa desiderasse: case, automobili, vestiti…ma era anche troppo giovane e presto tutto le è crollato addosso”. Quando ‘Happy Days’ finì nel 1984 anche la carriera della Morin ebbe un brusco stop: adesso non rimanevano che sporadiche parti in cui recitare, e tutti i soldi guadagnati presto svanirono. Il suo primo matrimonio con Rocky Ferguson si concluse con un divorzio dopo sei anni nel 1993. Poi nel 2007 Erin descrisse i contrasti con l’ex marito svelando che lui le aveva imposto di cancellare la sua vera identità: se qualcuno l’avesse riconosciuta come Joanie Cunningham lei avrebbe dovuto negare, e la cosa le provocò grande infelicità. Nello stesso anno del divorzio, Erin Morin sposò Steve, un semplice dipendente della catena ‘Walmart’, e la coppia traslocò nel caravan di lui per stare accanto alla madre di quest’ultimo. L’inizio della fine Sempre Tony ricorda: “Erin amava essere famosa, e quando non lo è stata più ha provato grande dolore. Era un falso amore quello che sentiva nell’essere Joanie Cunningham, ma era anche l’unica forma di amore che avesse mai conosciuto. Pensava di essere una fallita e col tempo questo le ha pesato molto. Anche i rapporti con noi si erano fatti radi, ma non perché non ci volessimo bene: semplicemente ognuno di noi aveva le proprie battaglie da condurre. Improvvisamente un mese diventa un anno e prima che tu te ne renda conto non sai più come contattare l’altro. L’ultima foto che ho visto di Erin era su un articolo di una rivista che parlava di lei come di una senzatetto drogata. Ed ammirando il suo volto devastato ho provato una fitta al cuore. Sembrava che stesse davvero per morire. Lei è sempre stata orgogliosa e non ha mai voluto accettare aiuto da nessuno. Ho pregato affinché potesse ritrovare la felicità, ma purtroppo quel giorno non è mai arrivato”. Scott Baio, anche lui nel cast di ‘Happy Days’ ai tempi, ha affermato che Erin sia morta non per un infarto ma per una overdose, suscitando parecchia indignazione soprattutto da Tony, che ha voluto ricordare la sfortunata sorella come una donna con un cuore grande, “troppo grande per stare a Hollywood”. |
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IL RICORDO DI
RENATO
COPPOTELLI E’ una domenica mattina come tante e come ogni domenica mi piace prolungare il sonno ed il mio relax, giocando nel lettone con i miei due figli. Ne approfitto perché durante la settimana tra i mille impegni abbiamo pochi momenti di serenità da condividere. La mia colazione si consuma comodamente alle 10.30, tra una chiacchiera e l’altra di una splendida famiglia unita di cui ne vado orgoglioso. Come ogni mattina mi siedo sul mio divano in cerca di notizie fresche sul mio inseparabile amico telefono. Improvvisamente resto di ghiaccio, cosa hanno letto i miei occhi ? Ho certamente interpretato male ed in fretta un articolo su un noto sito giornalistico. Non so se la mia è pura convinzione o soltanto una timida “speranza”, ma con il cuore in gola, decido di tornare ancora su quell’articolo, per accertarmi di ciò che credo impossibile. L’articolo è fin troppo chiaro ed estremamente crudo….“Addio ad Erin Moran”….la nostra piccola Joanie Cunningham è stata trovata morta in Indiana, ci lascia all’età di 56 anni per circostanze ancora sconosciute. Sto odiando questo articolo, e non avrei mai immaginato di vivere questo momento, non per lei, “Sottiletta” era la piccola amica di tutti i Fans di Happy Days, la più giovane dei Cunningham e per chi come me ha vissuto la Serie tv sentendosi parte integrante di quella famiglia, Joanie era davvero come una sorella. E’ tutto così surreale, non riesco proprio a crederci, gli occhi lucidi mi impediscono a tratti la lettura completa di quel maledetto articolo, sento il mio stomaco chiudersi ed è strano sentirsi in questo modo per una persona a noi sconosciuta. Eppure non è così, almeno per me, ricordo di essere stato male anche per Tom Bosley (Howard Cunningham) forse perché per noi appassionati non sono mai stati semplici attori, anzi il contrario, li abbiamo sempre sentiti vicinissimi, quasi parte di noi, come una grandissima famiglia allargata. Improvvisamente non voglio più leggere, spengo il mio telefono e mi sdraio sul divano, fisso il soffitto e le immagini che scorrono, mi riportano dolcemente ai tanti episodi di Happy Days, la rivedo sorridere dietro quelle simpatiche lentiggini, oppure arrabbiata mentre Papà e Mamma la spediscono frettolosamente in camera sua, la vedo nuovamente in compagnia della sua inseparabile amica (sul set e nella vita reale) “Jenny Piccalo” (Cathy Silvers), oppure innamorata per un giorno di “Potsie” (Anson Williams). |
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La voce di mio figlio ed il suono del mio nome, mi riporta alla realtà, ma sento il cuore in tumulto e quella domenica iniziata così come le altre, ha in realtà preso un importanza particolare. Un altro pezzo di un perfetto mosaico ci ha lasciati per sempre. Il giorno 22 aprile 2017 resterà un giorno che tutti noi appassionati di Happy Days, ricorderemo con la morte nel cuore, perché sei stata davvero una di NOI e ci hai fatto tanta compagnia insieme a tutti gli altri grandissimi personaggi della serie. Hai strappato un sorriso a molti di noi anche quando magari la nostra vita in quel preciso momento, non ci regalava particolari gioia, oggi al contrario in un giorno per me di grande gioia…..mi hai strappato una lacrima. ADDIO DOLCISSIMA SOTTILETTA…NEI CUORI DI TUTTI NOI NON MORIRAI MAI | |||